Stadio della Roma: Pallotta riorganizza la società

Ci sono giorni fondamentali nella storia delle società di calcio. E non tutti coincidono con situazioni legate al campo di gioco. Non tutti coincidono con grandi vittorie e dolorose sconfitte.

Tanto per fare un esempio in casa Roma, tutti i tifosi giallorossi associano lo scudetto del 2001 al 17 giugno. Oppure al pareggio di Torino contro la Juventus. Comunque alle giocate di Totti, Batistuta, Montella. Magari alla gestione tecnica di Capello.

Ma quanti ricordano la data dell’entrata in Borsa della Roma? Senza quell’operazione lo scudetto sarebbe ugualmente arrivato? Probabilmente sarebbe stato almeno molto più difficile. Perchè se è vero che in campo vanno i calciatori e altrettanto vero che senza adeguate risorse economiche i campioni difficilmente arrivano.

E ieri potrebbe essere stato uno di quei  giorni storici che però nessuno ricorderà. Uno di quei giorni che potrebbe aver messo le basi per qualcosa di veramente importante in futuro. In un futuro magari prossimo.

Infatti James Pallotta ha deciso di riorganizzare la società: Guido Fienga nuovo CEO e Mauro Baldissoni vicepresidente esecutivo. Particolare attenzione va posta a quella parola affiancata alla dicitura vicepresidente. Infatti “esecutivo” da un valore di grande peso specifico nell’operatività del soggetto.

Leggendo il comunicato ufficiale di As Roma ci si imbatte poi in alcune dichiarazioni di Pallotta: “Il nuovo ruolo consentirà a Mauro di dedicarsi maggiormente alla visione d’insieme del Club” – ha proseguito Pallotta –, “portando a termine il progetto legato allo Stadio della Roma, step fondamentale per consentire alla nostra Società di competere sul campo ai più alti livelli possibili”.

A completare il quadro le parole del Ministro delle Infrastrutture Toninelli intervenuto a Radio Radio: “Se il Ponte di Traiano fosse necessario questo Governo lo farà”. Si tratta proprio del ponte che risolverebbe d’incanto qualsiasi eventuale problema legato alla viabilità dello Stadio.

Diceva Agatha Christie: “Un indizio è un indizio, due indizi sono una coincidenza, ma tre indizi fanno una prova».  E, in questa vicenda, di coincidenze ce ne sono in abbondanza…

Andrea Felici