M5S, Ferrara: inceneritore non serve, riprendere nostro piano rifiuti

Roma – “A Roma lo sanno anche i sassi che non serve un inceneritore. Tutti quelli che si schierano a favore, più che cittadini e organi di informazione, sono comitati di interessi. I dati sono chiari e le alternative non sono solo presenti ma anche ben comprensibili. Le soluzioni le indicano le leggi europee, nazionali e regionali che sono pienamente allineate alla necessità di una vera transizione ecologica.”

“Basterebbe prendere il piano industriale che la nostra amministrazione ha finanziato con 340 milioni di euro e gli ulteriori 100 milioni che abbiamo accantonato sempre a sostegno degli impianti. Basterebbe partire dai poteri speciali che sono una cosa giusta, basterebbe partire dalle nuove risorse disponibili grazie al Giubileo e al Piano Nazionale di Ripresa e Resilienza.”

“Anche proponendo delle modifiche, ci mancherebbe altro. In tale direzione l’emendamento proposto al Decreto Aiuti è un segnale giusto, ma lo strumento per fermare tutto questo sarebbe stato un altro: serviva infatti un deciso altolà, una mossa insomma meno istituzionale ma più politica.”

“È chiaro che questa partita per la gestione dei rifiuti e il loro incenerimento serve ad alimentare un giro di affari di centinaia di milioni di euro per bruciare i rifiuti provenienti da altre città.”

“Il sindaco di Roma va convinto su questo, perché la questione per loro non è soluzione 1 o soluzione 2, tecnologie vecchie o tecnologie nuove, ma un’economia basata sugli interessi di alcuni contro quella a favore dell’ambiente e della salute delle nuove generazioni. È tutto chiaro, sia ai tromboni dell’informazione a favore che alla politica. Il resto è ipocrisia sulla pelle dei cittadini romani”. Così in un comunicato il consigliere capitolino Paolo Ferrara (M5S). (Agenzia Dire)