Fratoianni: cambiare rotta in periferie per non alimentare solo la rabbia

Roma – Nicola Fratoianni, segretario di Sinistra italiana, e’ intervenuto ai microfoni de ‘L’Italia s’e’ desta’ condotta dal direttore Gianluca Fabi, Matteo Torrioli e Daniel Moretti su Radio Cusano Campus, emittente dell’Universita’ Niccolo’ Cusano. I partiti italiani di sinistra hanno deciso di presentarsi alle prossime elezioni europee con il simbolo della lista ‘La Sinistra’. “Abbiamo scelto quel nome perche’ e’ un nome chiaro, che delinea le idee e un programma e perche’ e’ l’unica lista di sinistra in queste elezioni europee”- ha spiegato Fratoianni.

“Ci sono altre liste che pero’ hanno un chiaro riferimento ai gruppi parlamentari europei. Noi contestiamo il governo dell’Europa nel segno dell’austerita’, nella riduzione dei diritti, stiamo con chi mette al centro della propria iniziativa politica l’idea che chi ha molto molto di piu’ debba dare qualcosa in piu’, dunque una patrimoniale sui redditi alti. Immaginiamo che l’Europa vada cambiata, ma la dimensione europea e’ necessaria, va difesa e rilanciata”.

Sulle rivolte contro i rom a Torre Maura e Casal Bruciato. “Penso che a Torre Maura, come nella stragrande maggioranza delle periferie, si eserciti un doppio movimento. Da un lato l’assenza di servizi, di reddito, di diritti, dall’altro l’esercizio di una costante guerra tra poveri. La cosa piu’ significativa nelle parole del 15enne Simone contro i fascistelli e’ la domanda: quando avete cacciato i rom cosa cambia nella mia vita? Nulla. Se non c’e’ un cambio di rotta nelle politiche per le periferie, l’unica cosa che continuera’ a viaggiare su questi territori sara’ una rabbia che in parte si autoalimenta e in parte viene alimentata perche’ diventa un serbatoio elettorale” ha concluso Fratoianni.