Cisl Lazio: serve ‘patto per decoro’ basta rimpalli

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Roma – “Le recenti dichiarazioni dell’amministratore unico di Ama, Stefano Zaghis, sui lavoratori dell’azienda, sono purtroppo un film gia’ visto: siamo esausti di ritornelli inutili e rimpalli di responsabilita’, che sarebbero solo l’ennesimo gioco al massacro. Lo ribadiamo senza stancarci: non si deve cadere nella trappola delle reciproche colpevolizzazioni, l’unica strada da percorrere e’ quella di un ‘Patto per il decoro’ della Capitale in cui ognuno faccia la sua parte”.

E’ quanto dichiara il segretario generale della Fit-Cisl del Lazio, Marino Masucci, aggiungendo: “Abbiamo finora auspicato che Zaghis’, recentemente insediato, riuscisse a prendere le redini della situazione, garantendo il primo obiettivo da raggiungere: quello della stabilita’ economico-finanziaria dell’azienda, dalla quale deriva tutto il resto. Non vorremmo aver mal riposto la nostra fiducia: purtroppo il fatto che il bilancio 2017 sia inspiegabilmente bloccato da anni e’ un dato oggettivo, sotto gli occhi di tutti, che assume contorni sempre piu’ kafkiani. La sua mancata approvazione paralizza l’attivita’ aziendale, le politiche occupazionali-assunzionali e di organizzazione del servizio”.

“La paradossale situazione di ‘emergenza strutturale’- prosegue il sindacalista- ha sicuramente risvolti sulla salute dei lavoratori, che operano in condizioni critiche: al netto della possibile presenza di ‘mele marce’, come in ogni luogo, riteniamo che l’alto numero di inidonei al servizio in Ama sia perlopiu’ l’effetto, e non la causa, del malfunzionamento aziendale. Fatta luce su questi punti riteniamo che sia ozioso e dannoso insistere sul vicolo cieco dello ‘scaricabarile’. Ogni parte in causa, invece di puntare il dito contro l’altra, dovrebbe chiedersi come partecipare a uno sforzo comune di cui Roma, i suoi abitanti e gli oltre 7mila lavoratori di Ama hanno estremo bisogno”.

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