Cina: chiede a UE di riconoscere i fatti in indagine antisovvenzioni su EV

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    Pechino, 11 lug – (Xinhua) – Il ministero cinese del Commercio (MOC) oggi ha dichiarato che i fatti e le regole sono i due importanti “pilastri” delle consultazioni in corso tra la Cina e l’Unione Europea (UE) in merito all’indagine antisovvenzioni dell’UE sui veicoli elettrici (EV) cinesi.
    “I fatti dovrebbero essere oggettivi e reciprocamente riconosciuti da entrambe le parti, piuttosto che determinati unilateralmente”, ha dichiarato il portavoce del MOC He Yongqian.
    “Si spera che la parte europea affronti i fatti, ovvero che il vantaggio competitivo della Cina nei veicoli elettrici non deriva dai sussidi, la cooperazione Cina-UE nell’industria automobilistica e’ favorevole allo sviluppo condiviso e l’industria dell’UE si oppone alle misure di protezionismo commerciale”, ha affermato il portavoce, esortando l’UE a prendere decisioni ragionevoli e obiettive basate su fatti e regole.
    La Cina ha gia’ ribadito la sua posizione di raggiungere una soluzione reciprocamente accettabile alla controversia commerciale che coinvolge i veicoli elettrici cinesi esportati nell’UE.
    Il 4 luglio, la Commissione europea ha introdotto dazi provvisori aggiuntivi fino al 37,6% per i produttori cinesi di EV.
    I dazi, ampiamente criticati come protezionistici, hanno suscitato obiezioni da parte della Cina e hanno scatenato diffuse preoccupazioni per l’aumento dei costi per i consumatori nell’UE e per gli sforzi globali verso la transizione verde.
    Ieri, il MOC ha avviato un’indagine sugli ostacoli al commercio e agli investimenti nelle pratiche pertinenti adottate dall’UE nelle sue indagini sulle sovvenzioni estere. (Xin)
    Agenzia Xinhua

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