Palumbo: Rosatellum, vanno armonizzati i sistemi elettorali

Gli italiani residenti all'estero possono votare con il sistema proporzionale e con le preferenze, a differenza degli elettori residenti in patria -

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    Il voto degli italiani residenti stabilmente all’estero e quello dei loro familiari in patria torna a contare e ad essere sempre più e meglio considerato dalla politica del nostro paese.

    Ciò è quanto si evince dalle richieste di partecipazione e di adesione inoltrate alle nostre comunità tricolori oltre confine, ubicate in tutto il mondo, dal Comitato Referendario per la Rappresentanza, costituito e già attivatosi da pochi mesi in Italia.

    Per saperne di più e per approfondire meglio i motivi delle richieste rivolte ai nostri connazionali all’estero, in particolare in Sud America, abbiamo sentito l’ex senatore, avvocato Enzo Palumbo, attuale vice presidente dello stesso Comitato, al termine di una sua lunga conference call tenuta con importanti rappresentanti delle nostre Comunità all’estero.

    Questo a seguire quanto ci ha dichiarato.

    “Dopo aver parlato a lungo con molti di loro all’estero, ritengo che anche i nostri tanti emigrati sparsi per il mondo in ogni nazione risultano interessati al nostro Referendum anti Rosatellum.

    “Gli italiani all’estero eleggono 8 deputati, di cui 3 nella circoscrizione Europea, 4 nelle due circoscrizioni americane, e uno nella circoscrizione del resto del mondo, mentre ciascuna circoscrizione estera elegge anche un senatore.

    “A parte la palese ingiustizia che fa eleggere lo stesso numero di deputati nelle due circoscrizioni americane, nonostante gli elettori del Sud America siano quasi quattro volte più numerosi di quelli dell’America del centronord, sta di fatto che agli italiani residenti all’estero la legge elettorale n. 459-2001 consente di votare con un sistema proporzionale, col divieto di pluricandidature e con la possibilità di esprimere preferenze, cosa che invece viene negata dalle leggi elettorali italiane ai cittadini residenti in Italia.

    “Alcuni dei quesiti dei referendum promossi dal Comitato Italiano per la Rappresentanza hanno proprio lo scopo di consentire ai cittadini residenti in Italia di potere votare con un sistema elettorale proporzionale e senza pluricandidature, mentre all’introduzione delle preferenze è finalizzata una proposta di legge d’iniziativa popolare promossa da alcuni dei referendari.

    “Se gli italiani residenti all’estero ci dessero una mano per sostenere i nostri referendum in tutti i modi possibili, anche sottoscrivendoli on line sul sito https://www.iovoglioscegliere.it/, ne potrebbe risultare l’armonizzazione dei due diversi sistemi e ne guadagnerebbe la coerenza della normativa elettorale consentendo anche una più corretta ripartizione della rappresentanza americana degli italiani nel mondo, che potrebbe essere oggetto di un nuovo referendum da promuovere nel corso del prossimo anno.”

    Concludendo, un utile inizio per la nostra gente che vive fuori dall’Italia quello rappresentato dalla richiesta di adesione avanzata dal Comitato Referendario ai nostri italiani nel mondo. Utile per tornare al centro dell’attenzione del nostro Paese ed essere maggiormente considerati e valutati da una troppo distratta politica italiana. (P. F. C.)

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