VISTI PER VOI. Ripley – Serie TV

Grande successo sta riscuotendo in questo periodo Ripley, serie TV apparsa nell’aprile 2024 su Netflix, tratta dal romanzo “Il talento di mister Ripley” di Patricia Highsmith.

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    La serie, interamente ideata e diretta da Steven Zaillian, è ambientata nel 1961 e racconta di Tom Ripley (interpretato da Andrew Scott), giovane americano dotato di grande ingegno ma totalmente privo di scrupoli.

    Il protagonista, che vive di espedienti in un misero appartamento di New York, ha una improvvisa e inaspettata opportunità di guadagno allorquando un ricco imprenditore newyorkese, Herbert Greenleaf, gli offre l’incarico di convincere suo figlio Dickie (Johnny Flynn) a ritornare casa. Ripley accetta e si trasferisce in Italia, sulla costiera amalfitana, dove il giovane Greenleaf vive con la sua compagna Marge Sherwood, aspiranti artisti entrambi: pittore lui, scrittrice e fotografa lei.

    Preso contatto con questi nuovi ambiente e, soprattutto, stile di vita, fatti di noia e indolente opulenza, Ripley inizierà un percorso fatto di truffe, crimini e bugie, creando una rete sempre più fitta di rapporti, il cui presupposto di fondo è la menzogna.

    Girato in uno splendido bianco e nero, “Ripley” è una serie catalogabile nel genere thriller psicologico. L’azione a volte latita, come volutamente lunghi e lenti sono spesso i dialoghi, ma riteniamo sia una specifica intenzione del regista, con l’obiettivo di enfatizzare l’aspetto psicologico e i ruoli dei vari personaggi.

    Ad eccezione della fase iniziale, il cuore della storia si sviluppa prevalentemente in una Italia fine anni ’50, dove nella ripresa cinematografica si alternano straordinari affreschi a consolidati stereotipi, soprattutto sul sud Italia, tipici di una certa cultura americana.

    A partire dalla sua pubblicazione, avvenuta nel 1955, c’erano già state diverse trasposizioni cinematografiche del romanzo; dal primo “Delitto in pieno sole”, del 1960, con un affascinante Alain Delon, fino a “Il gioco di Ripley” di Liliana Cavani del 2002. La rappresentazione più ricordata è forse quella di Matt Damon ne “Il talento di Mr. Ripley” pellicola di Anthony Minghella del1999. Rispetto alle precedenti esperienze, questa però di Andrew Scott è la più inquietante, vuoi anche per il bianco e nero che rende il personaggio di Ripley più freddo, asettico e, pertanto più crudele. In ogni caso una serie assolutamente da non perdere, anche per una nostalgica colonna sonora tratta da classici italiani anni 60, nella quale segnaliamo un abbagliante Cielo in una stanza cantato da Mina.

     

     

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