Standard & Poor conferma il rating BBB per l’Italia

Roma – S&P Global Ratings, agenzia internazionale che valuta il merito creditizio degli emittenti sovrani e societari, con il comunicato pubblicato ieri nella serata italiana ha ufficialmente dato il via alla nuova stagione di revisioni del rating sul debito italiano. Fondamentale per l’Italia rimanere tra i Paesi considerati Investment Grade, onde evitare una svalutazione dei Titoli già in circolazione e di dover pagare interessi più elevati sui Titoli di nuova emissione per mantenere vivo l’interesse degli investitori.

Confermati rating e outlook
Standard & Poor ha lasciato invariato il rating dell’Italia a BBB, il penultimo livello degli Investment Grade, e ha confermato anche l’outlook del Paese, rimasto ‘stabile’. Tutto invariato quindi rispetto al precedente giudizio dell’agenzia, la quale però evidenzia come la prospettiva del debito sia cambiata: il debito pubblico italiano è ora visto in crescita del 2,5% rispetto al Pil per il 2024 e il 2025. Grossi miglioramenti invece nell’ultimo triennio, con l’indebitamento che rispetto al picco raggiunto durante il 2020 è ora calato del 17,6%.

Bonus edilizi hanno pesato, Pnrr aiuterà
Quel che maggiormente influisce sullo stato finanziario dell’Italia sono i bonus edilizi introdotti nel 2020 per far ripartire il Paese dopo le chiusure imposte dal Covid, come Superbonus e bonus facciata, i quali complessivamente pesano per oltre 40 miliardi di euro. Inoltre S&P, anche grazie al fatto che è arrivato il momento di spendere i fondi provenienti dal Pnrr, stima che nei prossimi anni l’Italia vivrà una crescita pari a circa l’1% annuo. Infine, superato questo primo esame, si attendono ora il 3 maggio per il giudizio di Fitch e il 31 per quello di Moody’s, per il quale c’è un po’ di apprensione considerando che già nella scorsa valutazione si temeva il declassamento a Non Investment Grade.

Andrea Trupiano