Alimenti – Centinaio: si lasci in pace il pesto

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    Alimenti – Centinaio: si lasci in pace il pesto, piuttosto ci si occupi del Nutriscore che non aiuta consumatori a fare scelte più sane –

    “Ancora una volta si dimentica un principio fondamentale: che è la dose a fare la differenza. Anche l’acqua, se bevuta in quantità eccessiva, può avere effetti dannosi sul nostro organismo”. Così il senatore della Lega, Gian Marco Centinaio, sottosegretario alle Politiche agricole alimentari e forestali, torna sui dubbi avanzati dall’istituto federale tedesco per la valutazione dei rischi (BfR) sulla cancerogenicità e la mutagenicità di safrolo, metileugenolo ed estragolo, molecole presenti negli oli essenziali di basilico, finocchio e altre piante.

    “Si rischia che vengano messi in discussione prodotti, in questo caso a finire sotto accusa potrebbe essere il pesto alla genovese, che fanno parte della nostra tradizione alimentare da centinaia di anni. In Germania ci si preoccupa di basilico e finocchio mentre lo stesso paese è tra i sostenitori del Nutriscore. Un sistema – quello dell’etichettatura a semaforo – su cui si moltiplicano le perplessità. Anche quelle del mondo scientifico.

    “Secondo uno studio condotto dal dr. Stephan Peters, e dal prof. Hans Verhagen, già membro dell’Efsa, l’autorità europea per la sicurezza alimentare, la fondatezza scientifica del Nutriscore è quantomeno insufficiente.

    “Secondo un’analisi condotta dai due esperti – continua il sottosegretario – l’utilizzo dell’etichetta a colori fronte pacco non ha effetti comprovati sul comportamento di acquisto dei consumatori. Ovvero non li aiuta a fare scelte migliori per la loro salute. Ci si occupi di fare chiarezza su questo, piuttosto che di presunti allarmi sui prodotti del nostro agroalimentare”, conclude Centinaio.

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