Rivolta nel carcere di Velletri domata dopo diverse ore

Rivolta nel carcere di Velletri domata dopo diverse ore – Agenti contusi, nessuno grave –

Più una rivolta che una protesta quella esplosa oggi nel carcere di Velletri, dove 150 fra agenti di polizia e carabinieri sono dovuti intervenire per sedarla. Le forze dell’ordine, insieme ai vigili del fuoco locali, sono entrati nella vecchia struttura carceraria per sedare la sommossa e spegnere gli incendi sviluppatisi dal primo al terzo piano.

La protesta è cominciata alle 9 del mattino, diventando una vera e propria rivolta alle ore 14 circa, secondo quanto si è appreso. Le forze dell’ordine sono state accolte dai detenuti con il lancio di oggetti anche molto pesanti, come i termosifoni, estintori, bottiglie, vetri, piatti e acqua lanciata dagli idranti. Numerosi agenti e carabinieri hanno subìto contusioni, per fortuna non gravi.

La rivolta è cessata verso le ore 17, sarebbero 250  detenuti che vi hanno partecipato. Il carcere è ora presidiato, dentro le mura e fuori, da polizia e carabinieri che hanno portato man forte agli agenti penitenziari.

La rivolta sarebbe motivata dalla protesta contro il divieto di colloqui. Il carcere di Velletri soffre, come tutto il sistema carcerario italiano, di cronica insufficienza di personale, che rendono la vita interna con gravi carenze di sicurezza. Nel carcere di Velletri, che ospita un centinaio di detenuti più di quelli previsti, mancano all’appello ben 77 agenti penitenziari.