Ostia – Rifare le strisce pedonali è diventato un tabù

Ostia – Rifare le strisce pedonali è diventato un tabù –

Che Roma viva anni difficili è sotto gli occhi di tutti. Spazzatura ovunque, metro chiuse per mancanza di manutenzione delle scale mobili, autobus in panne o, meglio in fiamme, che ogni giorno lasciano per strada migliaia di romani imbufaliti.

Una fotografia che purtroppo i cittadini dell’Urbe Eterna hanno davanti agli occhi da diversi anni e che stenta a cambiare forme, colori e connotati per prendere la strada della normalità, non pretendiamo eccellenze.

In questa Capitale dei disservizi, annichilita di fronte a tutti gli indicatori di confronto con le altre metropoli italiane ed europee, capita anche che risulti complesso ridipingere anche delle banalissime strisce pedonali dopo un lavoro fatto.

Siamo ad Ostia, X Municipio, una città nella città che dovrebbe essere nota perché custodisce il mare di Roma e i tesori archeologici degli scavi di Ostia Antica. Invece, note vicende di mafia e malaffare hanno condannato questo territorio, più grande per estensione del centro di Milano e con quasi 300mila abitanti, al declino e all’incuria, ma, ciò che è più grave, messo i cittadini nelle condizioni di non lamentarsi più, neppure per le cose di ordinaria amministrazione che qui diventano impossibili.

Siamo a viale Vega 103, di fronte all’asilo nido comunale “Piccole Dune”. Diciamolo subito, per evitare la “caccia alle streghe” di cui in molti qui sono campioni: questo nido è gioiello, a pochi metri dal mare, dove i bimbi vengono accolti da personale sempre sorridente e disponibile, in una struttura che, a dispetto di tantissime realtà del territorio e non solo, può davvero vantare ottime condizioni e bellissimi spazi per i più piccoli.

Capita che proprio di fronte all’ingresso del nido la scorsa estate siano stati eseguiti normali lavori di manutenzione da una società di servizi che dopo aver scavato la strada ha ben pensato di richiudere con la solita “toppa” di asfalto, senza completare il ripristino quanto meno delle strisce pedonali per l’attraversamento, in un tratto di viale Vega estremamente pericoloso dove insistono, fra l’altro, altri plessi scolastici.

Chi si intende di lavori pubblici sa bene che l’amministrazione è tenuta per legge a controllare i cantieri e la corretta chiusura dei lavori, pena anche un danno erariale alle casse comunali. In questo caso, la situazione era stata segnalata con nota ufficiale dell’8 novembre 2019 tramite il consigliere municipale Andrea Bozzi, all’assessore competente Bollini e per vie informali anche all’assessore alla scuola. Entrambi i componenti della giunta municipale finora non hanno mosso dito.

Fin qui i fatti che purtroppo sono commentati dalle foto che testimoniano la situazione immutata da molti mesi.

Quello che duole osservare è il totale disinteresse di chi oggi, dopo aver ottenuto la fiducia dei cittadini per amministrare la cosa pubblica, continua addirittura a risentirsi quando gli si ricorda semplicemente che percepire uno stipendio pubblico significa dimostrare di avere la capacità di incidere sui problemi che i cittadini segnalano o quanto meno dare delle risposte.

Tutti conosciamo i tantissimi problemi che l’amministrazione comunale e municipale si trova ad affrontare e sarebbe sbagliato pretendere la bacchetta magica o puntare il dito su chi ora governa la città, ma è desolante osservare che non si è in grado neppure di intervenire per ripristinare delle strisce pedonali davanti ad un asilo dove ogni giorno attraversano la strada decine di bambini.

Senza dimenticare, e anche qui i politici fanno spallucce, che per legge andrebbero realizzati gli scivoli per l’attraversamento delle carrozzine e installata una segnaletica adeguata che avvisi gli automobilisti della presenza di scuole e di bambini in attraversamento.

Ma questo, lo capiamo, sarebbe davvero troppo da chiedere a chi oggi continua a voltarsi dall’altra parte, nonostante sia stipendiato con soldi pubblici per verificare la correttezza del funzionamento della macchina amministrativa.

La speranza è che prima o poi qualcuno si metta una mano sulla coscienza e con un po’ di umiltà e rispetto dei cittadini mandi una ditta a dipingere le strisce pedonali. Un intervento che costa poche decine di euro e che va fatto per tutelare la sicurezza dei nostri figli che ogni giorno rischiano la vita attraversando un tratto di strada privo di segnaletica adeguata.

Daniele Piccinin