Omicidio alla stazione Termini: secondo arresto per l’aggressione

Dopo l'arresto del presunto assassino, un secondo uomo è stato fermato per aver preso parte all'omicidio di un 27enne nei pressi della stazione Termini.

Fermato un 30enne per aver partecipato alla lite culminata nell’uccisione di un 27enne peruviano.

A Roma, le indagini sull’omicidio avvenuto domenica sera in via Manin, nei pressi della stazione Termini, hanno portato a un secondo arresto. Dopo il fermo del 35enne che avrebbe accoltellato e ucciso un 27enne peruviano, è stato arrestato ieri sera un 30enne, connazionale della vittima, che avrebbe partecipato alla lite e aiutato l’aggressore nell’esecuzione del delitto.

Secondo quanto ricostruito, la vittima si sarebbe avvicinata al gruppo, composto tra gli altri dalla sua ex fidanzata, con la quale ha avuto un figlio, e dai due uomini arrestati. La donna, una 28enne, avrebbe iniziato una relazione con il 30enne, fatto che potrebbe aver scatenato la gelosia del 27enne. Il confronto verbale è presto degenerato, portando il 35enne a colpire la vittima con sei coltellate alla schiena.

Dopo l’aggressione, il giovane ferito ha cercato di fuggire ma si è accasciato agonizzante in via Giovanni Amendola, dove è stato trovato poco dopo. Nel frattempo, i due uomini sono tornati sul luogo del delitto dopo essersi cambiati gli abiti insanguinati.

Entrambi sono stati portati in commissariato e, dopo l’interrogatorio con la presenza del pubblico ministero, sono stati arrestati. Il 35enne è stato immediatamente condotto in carcere, mentre il 30enne è stato trasferito a Rebibbia ieri sera.