Don Coluccia: “Torno al Quarticciolo, gli spacciatori non mi fermano”

Don Antonio Coluccia ha dichiarato che tornerà al Quarticciolo, nonostante le minacce ricevute, per continuare la sua missione di sostegno ai cittadini onesti.

Il prete antimafia continua la sua lotta per la legalità nonostante le minacce

“Non è la prima volta che vengo minacciato, ma gli insulti al megafono sono una novità”. Con queste parole Don Antonio Coluccia, prete antimafia, ha commentato quanto accaduto al Quarticciolo di Roma durante una recente passeggiata per la legalità. In un’intervista rilasciata al quotidiano “Il Messaggero”, Don Coluccia ha raccontato le tensioni vissute durante la sua presenza nel quartiere, noto per essere un luogo difficile segnato dalla criminalità.

Il sacerdote è solito recarsi al Quarticciolo con un megafono, pregando e manifestando vicinanza ai cittadini onesti che vivono in contesti problematici, spesso sotto la minaccia degli spacciatori. Nonostante le minacce ricevute, ha annunciato che non ha intenzione di fermarsi: “Tornerò anche da questa sera. Il messaggio che voglio mandare è che andrò avanti”.

Le attività di Don Coluccia, che include passeggiate simboliche nei quartieri più difficili di Roma, sono un forte segnale di lotta alla criminalità e di sostegno alla legalità, in particolare nelle aree più marginalizzate della città.

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