ANGI: incentivi e opportunità per il mondo comunicazione ai tempi del Covid-19

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Un’opportunità da non perdere per le aziende nel campo della comunicazione è anche per il 2020 il Bonus Pubblicità, che dà alle imprese la possibilità di beneficiare del credito d’imposta del 75% sugli investimenti pubblicitari effettuati sulla stampa quotidiana e periodica, sia cartacea sia online, e sulle emittenti televisive e radiofoniche locali.

L’accesso al bonus è subordinato a un incremento pari ad almeno l’1% degli investimenti effettuati nell’anno precedente.

Il credito d’imposta spetta anche in relazione agli investimenti effettuati, esclusivamente sulla stampa (anche online), nell’anno 2020, rispetto agli analoghi investimenti effettuati sugli stessi mezzi di informazione nel corrispondente periodo dell’anno 2019.

Il credito d’imposta è pari al 75% del valore incrementale degli investimenti effettuati. Dal 1° al 31 marzo 2020 è possibile inviare la richiesta tramite l’apposito servizio telematico dell’Agenzia delle Entrate.

Infatti in questo periodo c’è una circolazione eccessiva di informazioni contraddittorie, spesso non verificate con precisione, che rendono difficile ai lettori orientarsi su un determinato tema, argomento o scelta.

L’infodemia, cioè il diffondersi di notizie non verificate, è come un virus che viaggia alla velocità della luce, che viene trasmesso e ripreso da social a social, e da smartphone a smartphone, alimentandosi in modi molto disparati e diventando un fenomeno estremamente difficile da arginare.

Le aziende devono lavorare per obiettivi avvalendosi di tutti gli strumenti a disposizione, dai siti ai social, senza dimenticare quelli più tradizionali come la carta stampata e la televisione, e il mezzo cambia in base al messaggio che si vuole veicolare, e anche i portavoce degli enti pubblici possono adattarsi alla finalità del messaggio garantendo tempestività e autorevolezza e facendo in modo che l’aspetto emotivo non prenda mai il sopravvento e coordinando tutti i possibili stakeholder.

Un coordinamento della comunicazione interna, che stabilisca quindi anche i ruoli è necessario per verificare sovrapposizione tra le fonti e di conseguenza maggiore confusione sui contenuti e sulla veridicità degli stessi penalizzando la coerenza necessaria quando si parla ad un pubblico variegato.

È importante quindi che i portavoce delle varie amministrazioni facciano sistema per evitare il contagio da fake news e che ci sia un coordinamento come quello di PA Social che ad esempio coordina tutti i portavoce e i tutti gli uffici stampa delle amministrazioni pubbliche.

In questo periodo essenziale è stata la formazione che le aziende hanno tenuto nel campo della comunicazione, anche con corsi online e mini webinar.

In particolare, l’ANGI – Associazione Nazionale Giovani Innovatori, presieduta da presidente Gabriele Ferrieri, si è mossa in questo campo con la pubblicazione sui propri canali social e sul sito di agenzie di stampa collegate, di video pillole affidate ai componenti del proprio comitato si scientifico per comunicare in maniera corretta in questo periodo di pandemia.

Infine si potrebbe anche fare un breve excursus in particolare sul ruolo del comunicatore pubblico, perché oggi più che mai di fronte ai cambiamenti radicali della vita quotidiana, alle norme  che cambiano di giorno in giorno e decreti del Presidente del Consiglio che si avvicendano anche spesso ad horas, il compito del comunicatore pubblico è orientare i cittadini su quali siano gli stakeholder in grado di diffondere notizie verificate e quindi il comunicatore pubblico rispetto a quello dell’azienda ha una responsabilità maggiore. Ora più che mai il ruolo del comunicatore pubblico non può essere improvvisato, non ci può essere improvvisazione in questo ma regole chiare basate su una pianificazione precisa. Questa deve essere la stella polare della comunicazione pubblica in questo momento di crisi.

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