Le pillole di Polly: recensione di “I gerani di Barcellona. La saga dei Torres” di Carolina Pobla

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    Rosario è ancora poco più che un’adolescente, ma ha già una certezza granitica: suo padre, il ricco mercante don Rafael, saprà sempre tirarla fuori da qualunque guaio. Del resto, è talmente graziosa che basterebbe la sua bellezza a rimettere le cose a posto.
    Rosario, infatti, non è solo decisamente benestante, ma è pure tra le più affascinanti ragazze di Malaga; non a caso, quando c’è da scegliere la reginetta di una festa il sindaco pensa quasi sempre a lei. In quelle serate speciali, la ragazza chiede al padre di portarla dai sarti più ricercati della città e si fa confezionare un abito degno di una regina.

    E pazienza se Don Rafael deve spendere una fortuna; è il proprietario della casa più bella di tutta Malaga e per la figlia preferita può permettersi questo ed altro. Questo Rosario lo sa, e non si preoccupa minimamente di chiedergli di soddisfare qualsiasi capriccio le venga in mente, comprese delle lezioni di canto che rendono ancora più armoniosa la sua già bellissima voce.

    Ma le certezze dei giovani, si sa, spesso finiscono per squagliarsi come neve al sole.
    Così, arriva un brutto giorno in cui a Don Rafael viene comunicato che la sua nave, che trasportava un patrimonio tra tappeti, spezie e tessuti, è naufragata, e così la fortuna della famiglia, che è praticamente andata in fumo.

    Per la prima volta in vita sua, Rosario si lascia andare allo sconforto.

    Che ne sarà dei suoi bei vestiti, delle serate danzanti e dei cibi prelibati che dei camerieri in livrea le mettevano sulla tavola? Tutto questo, ora, è finito, e Rosario dovrà lasciare la sua incantevole villa e trasferirsi in una casa molto più modesta, in un’altra città.
    La giovane, tuttavia, non è tipo da piangersi addosso. Così, passato il primo momento di angoscia, si fa consolare dall’affetto di Remedios, la sorella minore che vive nella sua ombra e a cui basta coltivare i suoi preziosi gerani, fiori simbolo della loro famiglia, per essere felice.

    Insieme, le due sorelle decidono che possono ancora avere un grande futuro. E lo cercheranno a Barcellona, dove proveranno a far ridiventare rigogliosi i loro amati gerani, e così il buon nome della famiglia Torres.

    “I gerani di Barcellona” è un avvincente romanzo di Carolina Pobla, che l’autrice barcellonese ha scritto ispirandosi ad alcune vicende realmente accadute ai nonni.

    L’opera è godibilissima e coinvolgente al punto che il lettore non vede l’ora di scoprire la sorte che toccherà ai vari personaggi, tutti ben costruiti e convincenti.

    La protagonista, Rosario, non è tipo da suscitare simpatie, ma proprio per questo delineare un personaggio come il suo rappresenta una sfida per uno scrittore.

    La Pobla, tuttavia, ci è riuscita perfettamente, dando alla luce la figura di una giovane capricciosa e viziata al punto che neppure le privazioni causate dalla guerra civile riescono a farla cambiare più di tanto. Il fatto è che ha avuto un padre prima, e un marito poi, che hanno sempre assecondato tutte le sue richieste, e così non le hanno dato modo di crescere.

    Tobías, il marito di Rosario, è probabilmente la figura più positiva del romanzo, con il suo modo di non scoraggiarsi mai e di mettere la famiglia al primo posto. Inoltre, è un uomo originale e pronto ad affrontare nuove sfide, come ha fatto da giovane, quando ha passato due anni negli Stati Uniti per studiare nuove tecniche di agronomia.

    Dal canto suo Remedios, la sorella minore di Rosario, è invece un personaggio piuttosto scialbo, con poco carattere e molte difficoltà a pensare con la sua testa e a sganciarsi così dalla personalità forte della sorella.

    Il romanzo, in ogni caso, è assolutamente consigliabile; i lettori si troveranno a godersi le vicende allo stesso tempo dolorose e divertenti accadute ai personaggi dell’opera lungo un arco di tempo di cinquant’anni, passando per la terribile dittatura di Franco.

    Federica Focà

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