Pensiero del giorno – Sentimenti religiosi

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    Ho sempre avuto una grande disposizione per la religione. Da bambina era impensabile vivere senza. Mi riempiva la vita, tutta la realtà era una manifestazione del divino. Lo è ancora, in maniera diversa. Rispettavo e amavo i sacerdoti, fulgidi esempi di dedizione a Dio e ai fedeli.

    All’età di quattordici anni ho perduto mio padre. Entrata in una profonda crisi, mi sono allontanata  da sacerdoti da cui non mi sentivo compresa nei miei dubbi esistenziali. Ero sicura che, vivendo, avrei ritrovato il sentimento religioso dell’infanzia.

    Strano a dirsi, la molla che mi ha riavvicinato al sacro è stata la Fisica Quantistica. Nel mio agnosticismo, mi ha rivelato che tutto è Unità. Un’unità composta dalla sostanza misteriosa che crea e permea tutte le cose. Una Sostanza creante appunto e intelligente, comprendente la totalità delle dimensioni.

    E’ un campo di energia pura la quale, a seconda di come vibra, si densifica e si condensa fino a dare origine alle più svariate forme materiali: le pietre, le piante, gli animali, i pianeti, le galassie, gli esseri umani. Una sostanza che non è sbagliato chiamare Dio (oppure Vuoto oppure Tao).

    Di fronte a questi concetti non ho più potuto negare l’esistenza di un Ente che è divinità e che mi circonda e mi compenetra.

    Che ruolo e che valenza hanno allora le religioni presenti su tutto il nostro mondo? Esse sono nate per dare una regola e una speranza a chi non ce l’ha. A chi, quasi tutti, si chiedono che significato abbia il nostro passaggio sulla Terra.

    Da bambina ero inondata dalla fede e ne ero felice. Ora ho ritrovato quella fede con gli occhi di un’adulta e penso che i rappresentanti delle religioni abbiano la loro importanza soprattutto quando si impegnano a riformare la Chiesa in modo profondo, come sembra che stia accadendo attualmente nel nostro mondo.

    Maria Rosaria Fortini

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